Surreale e comico scambio di ruoli in ‘Moglie e Marito’

Photocall 'Moglie e marito'Andrea è un neurochirurgo, Sofia un volto televisivo emergente. Sono sposati da molti anni, hanno due figli piccoli e non ne possono più l’uno dell’altra. Li incontriamo durante la loro prima seduta di terapia di coppia incapaci di comprendere le reciproche difficoltà. Ci penserà un esperimento scientifico mal riuscito a far entrare Andrea nel corpo di Sofia e Sofia nel corpo di Andrea. Da quel momento non avranno altra scelta se non quella di vivere ognuno l’esistenza e la quotidianità dell’altro. Argomenti come l’amore, l’equilibrio di coppia, la genitorialità, sono qui pervasi di tenerezza, di comicità, di femminismo – inteso come spinta vitale a ridiscutere i comuni schemi di femminilità e mascolinità – e di voglia comprendere meglio le donne e gli uomini dal punto di vista di una calda filantropia.
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Non ci sono lezioni né sermoni politici però; si ride e si cresce un po’, stando alla larga dalle situazioni più scontate, su tutte il tradimento, e dalla voglia di non seguire il pubblico nelle sue malizie più pruriginose, perché chi scrive e dirige sa che una volta accontentato il desiderio di trasgressione c’è ancora molto lavoro da fare se si vuole realizzare una commedia diversa e a suo modo sofisticata. Nel mezzo la doverosa spalla rappresentata da uno strepitoso Valerio Aprea, messo in mezzo dai due e decisamente restio a credere alla folle realtà dello scambio di personalità. Non c’è battuta o espressione di Aprea che non susciti ilarità, rappresentando lui lo ‘scetticismo’ nei confronti di questa pazza verità. Frizzante e divertente, anche se senza molte pretese e indubbiamente limitato nella sua struttura poco originale e stratificata, Moglie e Marito ha il pregio di prendersi poco o nulla sul serio, cavalcando con vigore l’assurdità di fondo che da’ il via alle danze. Pur muovendosi in una tradizione già abbastanza vista, Moglie e Marito non è affatto un film scontato.
Moglie-E-Maritoare. Altro punto fondamentale del film è lo scambio di personalità e la difficoltà di “indossare” e capire il punto di vista dell’altro. Un esperimento che, almeno una volta nella vita, tutti dovrebbero provare per meglio affrontare la convivenza con gli altri.

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