Il dramma di ‘Hungry Hearts’: amore e figli ai tempi dei vegani

hungry-hearts_sCostanzoMina è italiana, Jude è americano, si incontrano a New York per una ridicola e imbarazzante casualità: rimangono chiusi in un puzzolente gabinetto di un ristorante cinese. Si trovano così in poco tempo dentro una nuova vita. Sin dai primi mesi di gravidanza Mina si convince che il suo sarà un bambino speciale. na veggente a pagamento Mina si convince che il suo sarà un figlio divino che andrà protetto da ogni impurità. Inizia a coltivare ortaggi sul terrazzo di casa e per mesi non lo fa uscire imponendo regole alimentari che ne impediscono la regolare crescita. Jude, per amore di Mina, la asseconda, fino a trovarsi un giorno di fronte ad una terribile verità comunicatagli da un pediatra: suo figlio non cresce ed è in pericolo di vita, deve fare presto per salvarlo. Dunque, Jude cerca allora di alimentare il figlio di nascosto e, alla fine, vista la rigida intransigenza di Mina, decide di portarlo via con sé e di affidarlo a sua madre, ovvero la nonna del piccolo.

'Hungry Hearts', film di Saverio Costanzo
‘Hungry Hearts’, film di Saverio Costanzo

Il film è interpretato da Alba Rohrwacher (Mina), Adam Driver (Jude), Roberta Maxwell (Anne), Al Roffe (Marguerito), Geisha Otero (Rosa), Jason Selving (J), Victoria Cartagena (Monica), Jack Weber (Dr. Bill), David Aaron Baker (Dr. Jacob), Nathalie Gold (Avvocato) e Victor Williams (Assistente Sociale). Regia di Saverio Costanzo; tratto dal romanzo ‘Il bambino indaco’ di Marco Franzoso. Costanzo mette a frutto la propria profonda conoscenza delle dinamiche del thriller per porla al servizio di una riflessione profonda sulla genitorialità al tempo degli OGM.

Una risposta a “Il dramma di ‘Hungry Hearts’: amore e figli ai tempi dei vegani”

  1. Non conoscevo questo film!! La trama è davvero interessante, quindi penso proprio che lo vedrò questo fine settimana 😀

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