”Fai bei sogni”, l’opera di Gramellini al cinema

faibeisogniFai bei sogni è il film di Marco Bellocchio, tratto dal libro scritto dal giornalista Massimo Gramellini e pubblicato nel 2012 da Longanesi. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, comincia ad avere attacchi di panico. Si reca in ospedale e qui incontra Elisa. Il direttore del suo giornale gli affida la rubrica “lettere al giornale” ed il confronto con le storie delle persone che gli scrivono e la vicinanza di Elisa aiuteranno Massimo a scoprire la verità sulla sua infanzia ed il suo passato.
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Nel film, dove il sapiente montaggio di Francesca Calvelli mescola le varie età della vita — l’infanzia dell’amore e della solitudine, l’adolescenza del doloroso incontro col mondo, la maturità della pacificazione interiore — il protagonista (Nicolò Cabras quando è bambino, Dario Del Pero quando è adolescente, Valerio Mastandrea quando è adulto) viene continuamente sollecitato a confrontarsi con un mondo che passa repentinamente dall’accoglienza all’allontanamento, dal fascino alla paura.
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Nel film, dove il sapiente montaggio di Francesca Calvelli mescola le varie età della vita — l’infanzia dell’amore e della solitudine, l’adolescenza del doloroso incontro col mondo, la maturità della pacificazione interiore — il protagonista (Nicolò Cabras quando è bambino, Dario Del Pero quando è adolescente, Valerio Mastandrea quando è adulto) viene continuamente sollecitato a confrontarsi con un mondo che passa repentinamente dall’accoglienza all’allontanamento, dal fascino alla paura.
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Come molto del cinema di Bellocchio, Fai bei sogni narra la storia di un’assenza: un sorriso negato, una porta chiusa con tanto di catenaccio, la rinuncia alla cura da parte di chi vi è preposto, la nostalgia bruciante di quella accoglienza assoluta e inesauribile che una madre dovrebbe (poter) dare ad un figlio amato. ”Fai bei sogni”, il libro come il film, è imbevuto di un rimpianto inconsolabile, e se il romanzo di Gramellini era strutturato come una sorta di detective story, il film di Bellocchio è un horror in cui Nosferatu e Belfagor sono i migliori alleati del piccolo Massimo, mentre i nemici indossano una maschera sociale spaventosa per non dover dire la verità ad un bambino: in assoluto, l’atto di coraggio più grande.

credits to: FilmItalia.org, ComingSoon