La trama propone inizialmente la storia di David (Edoardo Leo) un giovane impiegato di una grande società, che ha un’unica ambizione: guadagnare la stima del presidente (Ivano Marescotti) dell’azienda in cui lavora per ottenere un aumento di stipendio e la promozione a dirigente. Il destino insidioso è però in agguato: dovrà presentare un brevetto rivoluzionario, ma il casuale incontro con Marcello ( Marco Giallini ), un abile truffatore aiutato da due avvenenti socie (Catrinel Marlon e Lisa Bor), farà fallire questa opportunità lavorativa e cambierà il corso della sua vita. Inizia con un ritmo poco convenzionale, non vuole spiegare molto fin dall’inizio, lascia che la storia fluisca tra le gag e, a mano a mano che avanza, introduce più livelli di lettura. L’impressione però non è mai quella dell’opera complessa ma semmai quella della voglia di divertirsi tramite un ragionato accumulo.
In Loro chi? c’è una complessità tutta di scrittura che parte dai protagonisti tipici dell’heist movie, il film di truffe (in cui come sempre lo spettatore è l’ultimo truffato), e sempre di più li sfoca per concentrarsi invece sullo sfondo, sul mondo in cui si muovono. La mescolanza di vari generi (commedia, giallo, road movie) è originale nel panorama italiano, e la sequenza del finto inseguimento in macchina è fantastica. Edoardo Leo e Marco Giallini sono indiscutibilmente simpatici e come coppia funzionano alla grande. Soprattutto nella prima parte, un certo umorismo surreale è accattivante e si distingue da quello di molte altre commedie nostrane. Coppia che vince non si cambia.
Dopo Buongiorno papà e Tutta colpa di Freud, Edoardo Leo e Marco Giallini tornano in sala per la 3° volta in 3 anni con Loro Chi?, debutto alla regia di Francesco Micciché e Fabio Bonifacci. Una commedia all’italiana vecchio stampo. David perde tutto: fidanzata, casa e lavoro e per recuperare dovrà imparare l’arte della truffa proprio da colui che l’ha messo nei guai. Una storia che ha i colori e sapori della commedia, i ritmi del giallo e la fantasia di inganni multipli. E dove niente, probabilmente, è come sembra.